FATTI DI CAUSA E RAGIONI DELLA DECISIONE La ricorrente (Omissis) impugna, articolando tre motivi di ricorso, la sentenza n. 533/2015 del 24 settembre 2015 della Corte d’Appello di Messina, che continua a leggere →
IN FATTO ED IN DIRITTO Nei fatti, questo motivo fa sostanziale riferimento alla circostanza che, disposto e poi revocato in primo grado l’espletamento di una consulenza tecnico-contabile, nel giudizio di continua a leggere →
Fatto Il sig. (Coerede 1 Omissis) ricorre, con tre motivi, nei confronti del fratello (Coerede 2 Omissis), che si costituisce con controricorso, per la cassazione della sentenza della Corte d’Appello continua a leggere →
Corte Suprema di Cassazione – sezione seconda civile – sentenza n. 1361 del 19 gennaio 2017 Esposizione del fatto Con atto di citazione notificato il 26.6.2001 attori (Omissis) convenivano innanzi continua a leggere →
Il sindacato del giudice di legittimità sul discorso giustificativo del provvedimento impugnato deve mirare a verificare che la relativa motivazione sia: a) “effettiva”, ovvero realmente idonea a rappresentare le ragioni continua a leggere →
RITENUTO IN FATTO (imputato Omissis) veniva citato a comparire avanti al Tribunale di Roma, in composizione monocratica, per rispondere di vari delitti aggravati e continuati di appropriazione indebita, truffa e continua a leggere →
SVOLGIMENTO DEL PROCESSO 1 – La Corte di Appello di Messina, in parziale riforma della sentenza del locale Tribunale, ha integralmente accolto le domande proposte da (lavoratore Omissis) nei confronti continua a leggere →
Fatto e diritto 1.- II ricorso è proposto avverso due provvedimenti emessi dal giudice dell’esecuzione presso il Tribunale di Bari — sezione distaccata di (Omissis): il primo, in data 31 continua a leggere →
IL PROCESSO Il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di (Omissis) impugna il decreto Trib. (Omissis) 28.7.2014 con cui venne liquidato – nella misura di 400.000 euro – un acconto continua a leggere →
RITENUTO IN FATTO Con ordinanza del 28 aprile 2015, la Corte di appello di Milano, quale giudice dell’esecuzione, rigettava l’istanza, formulata, ai sensi dell’art. 168, comma 1, cod. pen., dal continua a leggere →