L’istituto dell’immemoriale, o immemorabile, abolito dall’art. 630 del cod. civ. del 1865 e non riprodotto nel codice del 1942, se può dirsi non più compatibile con le norme in tema continua a leggere →
La sede effettiva della società s’individua privilegiando il luogo dell’amministrazione principale della società, come determinabile sulla base di elementi oggettivi e riconoscibili dai terzi. Pertanto, qualora gli organi direttivi e continua a leggere →
“Quando il Giudice del merito irroga una pena base pari o superiore a quella media edittale stabilita per il reato ritenuto in sentenza, ha l’obbligo di indicare specificamente i criteri continua a leggere →
«La pregiudizialità della questione di giurisdizione rispetto alla questione di competenza – in quanto fondata sulle norme costituzionali relative al diritto alla tutela giurisdizionale (24, primo comma), alla garanzia del continua a leggere →
Sono devolute alla giurisdizione del giudice ordinario le controversie concernenti «indennità, canoni o altri corrispettivi», nelle quali sia contestata l’applicazione della cosiddetta “regressione tariffaria” nei rapporti, qualificabili come concessione di continua a leggere →
Ai fini della pronuncia della sentenza di non luogo a procedere, il Gup, in presenza di fonti di prova che si prestano ad una molteplicità ed alternatività di soluzioni valutative, continua a leggere →
In tema di esercizio del potere istruttorio d’ufficio ex artt.421 e 437 c.p.c., è comunque e sempre necessario il rispetto del principio dispositivo, non potendo detto potere esercitarsi sulla base continua a leggere →
Le norme del cd. rito Fornero, nel consentire che il giudice della fase sommaria possa essere anche la stessa persona fisica che istruisce e decide la fase successiva, non viola continua a leggere →
Il principio secondo cui l’interpretazione delle domande, eccezioni e deduzioni delle parti dà luogo ad un giudizio di fatto, riservato al giudice di merito, non trova applicazione quando si assume continua a leggere →
Lo ha stabilito la Suprema Corte di Cassazione con sentenza n.3136 del 17 febbraio 2015. Il caso Un lavoratore dipendente impugnava il licenziamento intimatogli dal datore di lavoro. Tra le continua a leggere →