Google e privacy: come anticipato nell’articolo di ieri, oggi parleremo dei quattro criteri di valutazione che secondo il “The Advisory Council” dovranno essere utilizzati da Google per le richieste di delisting.
Primo criterio: il ruolo che un individuo svolge nella vita pubblica.
Tale criterio sarà molto importante e peserà sul bilanciamento che Google dovrà effettuare tra la protezione dei dati del soggetto da un lato e l’interesse pubblico per l’accesso alle informazioni dall’altra.
Dunque, il primo passo per la valutazione di un delisting deve essere quello di determinare il ruolo dell’individuo nella vita pubblica.
Potranno individuarsi tre sottocategorie:
individui con ruoli chiari nella vita pubblica (per esempio, politici,CEO, celebrità, leader religiosi, sportivi, artisti dello spettacolo, stelle):
per questa categoria di individui, le richieste di delisting saranno valutate con maggiore rigore dal momento che il pubblico avrà generalmente un interesse prevalente nella ricerca di informazioni su di loro tramite una ricerca basata su loro nome;
individui con nessun ruolo nella vita pubblica:
le richieste di delisting per tali individui saranno valutate con maggiore favore;
individui con un ruolo limitato nella vita pubblica (per esempio, dirigenti scolastici, alcuni tipi di impiegati pubblici, persone balzati alla cronaca o resi famosi per cause o eventi indipendenti dalla loro volontà, o persone che possono svolgere un ruolo pubblico all’interno di una specifica comunità:
le richieste di delisting da tali individui non saranno valutate né con maggior favore, né con maggior sfavore,
Secondo criterio: la natura delle informazioni
All’interno di questo gruppo occorre distinguere più categorie:
Informazioni relative alla vita intima o il sesso di un individuo
In tali casi, si darà maggior preso alla tutela della provacy rispetto al contrapposto interesse pubblico. Sicchè, potrà farsi eccezione solo per quegli individui che hanno un ruolo nella vita pubblica di rilievo, dove dunque c’è un pubblico interesse a questo tipo di informazione.
Informazioni finanziarie personali.
Riguardo le informazioni sul conto bancario non pare posso esservi dubbio sulla legittimità di una richiesta di delisting. Una limitazione potrebbe aversi riguardo informazioni generali sulla ricchezza e sul reddito di una persona ma solo qualora vi sia un contrapposto interesse pubblico prevalente. Ad esempio, in alcuni paesi, gli stipendi e le proprietà dei dipendenti pubblici sono trattati come informazioni pubbliche; partecipazioni azionarie in società pubbliche possono essere di interesse pubblico.
contatti o altre informazioni private.
In tali casi, le informazioni come i numeri di telefono, indirizzi privati o simili comporteranno una maggiore tutela della privacy.
Informazioni considerate sensibili ai sensi del diritto sulla protezione dei dati.
Riguardo queste informazioni che rivelano l’origine razziale o etnica, le opinioni politiche, religiose o credenze filosofiche, l’appartenenza sindacale, la salute o la vita sessuale non può mettersi in dubbio la loro ampia tutela con accoglimento di ogni domanda di delisting che le riguarda anche qualora dette informazioni afferiscano a persone di rilevanza nella vita pubblica.
Informazioni private su minori.
Riguardo queste informazioni, vi è una tutela rafforzata in ossequio alla Covenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo.
Informazioni false
In tali casi la persona interessata è a rischio (come ad esempio può succedere in caso di furto di identità). In tali casi la richiesta di delisting andrà senz’altro accolta.
Informazioni riguardanti le idee politiche
Il dibattito politico è di rilevante interesse pubblico, compresi i pareri e le discussioni su convinzioni politiche altrui, e dovrebbero essere raramente esclusione dalle indicizzazioni.
Informazioni riguardanti il credo religioso o filosofico.
Vale lo stesso discorso di cui al punto precedente
Informazioni che riguardano la salute pubblica e la tutela dei consumatori.
Tali informazioni relative a problemi di salute o di tutela dei consumatori pubblici pesano fortemente contro l’accoglimento delle richieste di delisting.
Informazioni relative ad attività criminali.
I dati relativi a reati o condanne penali giustificano il trattamento in linea con la legge sulla protezione dei dati personali. In ogni caso dovrà farsi riferimento alla gravità del reato, al ruolo svolto dal richiedente in attività criminali, l’attività recente e la fonte delle informazioni.
Informazioni che alimentano un dibattito su una questione di interesse generale.
In tali casi, ia l pubblico avrà un interesse ad accedere a singoli pareri ed alla discussione su informazioni che contribuiscono ad un dibattito pubblico su una questione di interesse generale (ad esempio, controversie industriali o pratica fraudolenta).
Informazioni che sono oggettive e vere.
Informazioni di tal tipo difficilmente saranno cancellate dagli indici del motore di ricerca, visto che nessun danno sarà ipotizzabile a carico del soggetto interessato.
Informazioni riguardante fatti e documenti storici.
Per tali informazioni, il pubblico ha un forte interesse ad accedere online alle notizie richieste e pertanto tale circostanza avrà un peso rilevante contro ogni richiesta di delisting.
Informazioni relative alla ricerca scientifica o al mondo artistico.
In alcuni casi, la rimozione di link dai risultati di ricerca basati sul nome potrebbe avere conseguenze negative sulla ricerca scientifica, e pertanto in questi casi l’’interesse pubblico potrebbe andare contro la richiesta di delisting.
Terzo criterio: la fonte.
Nel valutare se il pubblico ha un legittimo interesse a collegamenti a informazioni tramite una ricerca basato sul nome è importante considerare la fonte di tali informazioni e la motivazione che giustifica la pubblicazione.
Maggiore sarà ad esempio la reputazione o importanza della fonte, maggiore sarà l’interesse pubblico al mantenimento del link basato sul nome. Del resto, nel caso di blog, potrà essere lo stesso interessato a rimuovere la notizia.
Quarto criterio: il tempo
La rilevanza delle notizie può affievolirsi in ragione del tempo.
Il criterio temporale è tanto più preminente quanto più il ruolo della persona interessata è preponderante nella vita pubblica. Inoltre, vi possono essere informazioni di così profondo rilievo pubblico (si pensi, ad esempio, ad un genocidio) che neanche il decorso di un notevole lasso di tempo potrebbe mai giustificare una richiesta di delisting.
Viceversa, il criterio temporale sarà particolarmente rilevante per le questioni penali, laddove la gravità di un crimine e il tempo trascorso, valutati congiuntamente, potranno giustificare la richiesta di delisting, come nel caso di un crimine minore commesso molti anni prima; ovvero, qualora l’interessato abbia commesso frodi e potrebbe potenzialmente ricevere un pregiudizio attuale con menomazione della fiducia; ovvero se l’interessato ha commesso un crimine sessuale e volesse cercare un lavoro che preveda una abilitazione privata; ovvero, qualora l’interessato volesse richiedere la cancellazione di link riguardanti informazioni sulla sua infanzia.
Nell’articolo di domani ci soffermeremo sulle procedure per richiedere la rimozione dei link da parte degli interessati.
Per il testo integrale del The Advisory Council to Google on the Right to be Forgotten clicca qui.
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avv. Filippo Pagano (f.pagano@clouvell.com)
managing partner at clouvell. (www.clouvell.com)