Condannata l’Italia a risarcire i danni ad un papà al quale era stato negata la possibilità di indicare i nomi dei suoi due figli sul passaporto e sulla carta d’identità valida per l’espatrio ed al quale era stato negato il rilascio del passaporto individuale, che era stato invece rilasciato alla moglie.
Il principio è stato affermato dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo nel caso Battista c. Italia del 2 dicembre 2014.
Secondo la CEDU il rifiuto opposto dalla moglie nella specie è ingiustificato in quanto occorre effettuare, caso per caso, un bilanciamento di interessi. Significativo e decisivo, nella specie, il lungo lasso di tempo durante il quale il papà si è visto negato un diritto. Ciò che, di fatto, si è tradotto in una inammissibilità restrizione di libertà dell’individuo.
Il testo integrale della sentenza CEDU AFFAIRE BATTISTA vs ITALIE
Avv. Filippo Pagano
managing partner at clouvell