Anche in presenza di clausola risolutiva espressa, i contraenti sono tenuti a rispettare il principio generale della buona fede ed il divieto di abuso del diritto, preservando l’uno gli interessi continua a leggere →
Nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo è inammissibile l’introduzione, da parte dell’opposto, di un’azione nuova e diversa rispetto a quella di adempimento, per petitum e causa petendi, e la relativa questione risulta del tutto sottratta alla disponibilità delle parti e ricondotta pienamente al rilievo officioso del giudice, in virtù dei perseguimento di esigenze di concentrazione e speditezza corrispondenti ad un interesse pubblico, a nulla rilevando, in contrario, l’eventuale accettazione del contraddittorio della controparte. L’unica eccezione riguarda allorchè la domanda nuova dell’opposto consista in una reconventio reconventionis, oppure si iscriva nell’alveo di un thema decidendum già esteso dallo stesso opponente. continua a leggere →
In tema di equa riparazione per l’irragionevole durata di un processo amministrativo (nella specie iniziato nel 1996), la mancata proposizione dell’istanza di prelievo rende improponibile la domanda di equa riparazione continua a leggere →
In terna di procedimento di esdebitazione del fallito, così come la notifica della domanda e del decreto di fissazione dell’udienza avanti al tribunale vanno notificati a tutti i creditori (destinati continua a leggere →
Lo squilibrio economico originario delle prestazioni non priva di causa il contratto, e quindi non ne determina la nullità, perché nel nostro ordinamento prevale il principio dell’autonomia negoziale, che opera continua a leggere →
L’art. 3 della legge 7 ottobre 1969, n. 742, stabilendo che la sospensione dei termini processuali non si applica, tra le altre, alle controversie previste dall’art. 429 cod. proc. civ. continua a leggere →
Sono devolute alla giurisdizione del giudice ordinario le controversie concernenti «indennità, canoni o altri corrispettivi», nelle quali sia contestata l’applicazione della cosiddetta “regressione tariffaria” nei rapporti, qualificabili come concessione di continua a leggere →
La costituzione di parte civile nel processo penale tendente ad ottenere il risarcimento dei danni da reato include, implicitamente, la domanda volta ad ottenere le restituzioni a norma delle leggi continua a leggere →
I motivi del ricorso per cassazione devono investire, a pena d’inammissibilità, questioni che siano già comprese nel tema del decidere del giudizio d’appello, non essendo prospettabili per la prima volta continua a leggere →
Correzione e revocazione della sentenza di cassazione ai sensi dell’art. 391-bis c.p.c. si basano sul comune presupposto di un errore, rispettivamente, materiale o di calcolo ovvero di percezione del fatto, continua a leggere →