La rinuncia al ricorso per cassazione produce l’estinzione del processo anche in assenza di accettazione, in quanto tale atto non ha carattere “accettizio” (non richiede, cioè, l’accettazione della controparte per continua a leggere →
Chi è privo della capacità di testimoniare perché titolare di un interesse che ne potrebbe legittimare la partecipazione al giudizio nel quale deve rendere la testimonianza, in qualsiasi veste, non continua a leggere →
Al cittadino straniero che agisca davanti al giudice italiano è consentito il rilascio del mandato ad litem nella forma prevista dall’art. 83 cod. proc. civ., dovendosi presumere la presenza di continua a leggere →
Il contrasto tra dispositivo e motivazione che dà luogo alla nullità della sentenza si deve ritenere configurabile solo se ed in quanto esso incida sulla idoneità del provvedimento, considerato complessivamente continua a leggere →
In tema di responsabilità ai sensi dell’art. 2051 c.c., il danneggiato è tenuto a fornire la prova del nesso causale fra la cosa in custodia e il danno da lui continua a leggere →
In materia edilizia va privilegiato il criterio funzionale, che guarda all’uso effettivamente temporaneo cui la struttura è destinata, rispetto a quello strutturale, che, invece, valorizza il fatto che le componenti continua a leggere →
L’azione generale di arricchimento ha come presupposto la locupletazione di un soggetto a danno dell’altro che sia avvenuta senza giusta causa, sicché non è dato invocare la mancanza o l’ingiustizia continua a leggere →
Il giudice di appello può disporre la rinnovazione dell’esame dei testimoni senza necessità di istanza di parte, essendo il potere di rinnovazione, previsto dall’art. 257 c.p.c. ed esercitabile anche nel continua a leggere →
In tema di responsabilità civile derivante da attività medico-chirurgica, il paziente che agisce in giudizio deducendo l’inesatto adempimento dell’obbligazione sanitaria deve provare il contratto ed allegare l’inadempimento del professionista, restando continua a leggere →
In tema di lavoro subordinato, per l’accertamento della sussistenza di un demansiomento, il giudice non deve operare solo un confronto tra le mansioni attualmente assegnate e quelle precedentemente affidate, occorrendo continua a leggere →